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29 Luglio 2008 Suor Angelica di Giacomo Puccini

Suor Angelica vuole rendere omaggio a Giacomo Puccini nei 150 anni dalla nascita. Il compositore toscano nella sua lunga carriera ha concepito diversi personaggi femminili, con lo struggente personaggio di suor Angelica, Puccini offre una visione personale della maternità negata. La suggestiva messa in scena, incisiva e fortemente terrena, esalta la semplicità e la spiritualità forzata della vita monacale. Il cast composto da solisti e coro sarà accompagnato al pianoforte.

Si tratta di un’opera lirica in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Giovacchino Forzano. Fa parte del Trittico che comprende anche Il Tabarro e Gianni Schicchi. La prima assoluta ebbe luogo il 14 dicembre 1918 al Metropolitan di New York. 
È tra le poche opere a contenere solo personaggi femminili.

5 Agosto 2008: Giovanna D’arco di Gioacchino Rossini e La Mort de Cleopatre di Hector Berlioz

La serata è dedicata a due eroine romantiche votate alla morte, due cantate brevi ma dal forte impatto emotivo: verranno eseguite in forma scenica la cantata di Giovanna d’Arco di Rossini e la scène lyrique La mort de Cléopâtre di Berlioz, due donne, due anime in antitesi: Giovanna, combattendo per un sacro ideale, la patria, diventa soldato per volere divino e diviene la Santa di Francia. All’opposto Cleopatra, grande regina protagonista di uno spettacolare suicidio, incarna l’amante romantica per antonomasia che, spogliatasi della regalità, diventa donna e si arrende al suo destino. L’impianto scenico fortemente moderno, in netto contrasto con lo spazio di palazzo Morpurgo, simboleggia la sottile confine che divide il mondo terreno da quello spirituale. Le due cantanti soliste saranno accompagnate al pianoforte.

19 Agosto 2008 La Serva Padrona di Giovanni Battista Pergolesi

La serva padrona è un intermezzo buffo composto nel 1733 da Giovanni Battista Pergolesi ed è considerato la madre di tutto il teatro comico in musica.

È nota la funzione degli intermezzi settecenteschi: dovevano intrattenere il pubblico negli intervalli fra gli atti delle opere serie e spesso venivano composti dagli stessi autori di queste ultime. Erano opere comiche in miniatura, scritte in genere per due cantanti e un organico strumentale limitato agli archi e al clavicembalo. La Serva padrona, ad esempio, nacque come coppia di intermezzi per il pergolesiano Prigionier superbo, dramma serio in tre atti dato al Teatro S. Bartolomeo di Napoli il 28 agosto 1733. Mentre ne stendeva il testo, probabilmente Gennarantonia Federico non immaginava che nelle mani di Pergolesi La Serva padrona sarebbe divenuta un capolavoro del suo genere, ottenendo un tale favore di pubblico da conquistarsi immediatamente una vita autonoma dal Prigioniero.

Il successo della sua prima rappresentazione a Parigi, nel 1752, non solo le propiziò la diffusione in tutta Europa ma giunse a scatenare la celebre disputa fra sostenitori dell’opera francese di Lully e Rameau e gli estimatori dello stile italiano ben rappresentati da Jean-Jacques Rousseau. Il nostro intermezzo divenne il prototipo dell’opera buffa ed ebbe innumerevoli esecuzioni. Ancora ai giorni nostri sprigiona fascino, freschezza e arguzia tali da garantirgli immutato e spontaneo successo.